Mutuo Casa a Tasso Variabile
Il mutuo a tasso variabile, prende di riferimento il tasso della banca centrale sul quale viene aggiunto un ricarico, denominato Spread. Questo tasso consente di sfruttare al meglio i periodi, come quello attuale, nel quale i tassi sono estremamente ridotti ma rischia di diventare pesante se i tassi tornano ad alto livello.
Il tasso di riferimento solitamente è il tasso Euribor 3 mesi, al quale poi la banca aggiunge il cosidetto Spread.
Ipotiziamo che il nostro contratto preveda uno spread dell'1% . Oggi, il contratto avrebbe un tasso pari a:
Spread 1% + Euribor 0.1% = Tasso applicato 1,1%.
Storicamente parlando, fino al 2010, il tasso Euribor si aggirava intorno al 3%, portando cosi il tasso variabile intorno al 4%, qualcosa in meno al tasso fisso dell'epoca che girava intorno al 5%.
Oggi l'Euribor è prossimo allo zero e dovrebbe restare estremamente basso per almeno i prossimi 3 anni.Il tasso variabile è molto spesso collegato anche all'inflazione.
Oggi non conviene attivare un mutuo a tasso variabile in quanto la differenza rispetto al tasso fisso è quasi impercettibile e ci si fa carico di eventuali incrementi futuri.